Cetologia per giornalisti

Ingoiato da una balena! O no?

Breve vademecum per evitare svarioni

La notizia aveva velocemente fatto il giro del web, ripresa da televisioni ed edizioni locali dei quotidiani: di fronte alla diga di Sottomarina, a Chioggia, era stata avvistata una balena, documentata da tanto di video. Un secondo filmato, circolato il giorno dopo, però, lasciava perplessi: il presunto soffio sembrava più una piccola esplosione sottomarina che il respiro di una megattera…

Infatti era una bufala, o meglio, una campagna ideata per pubblicizzare l’apertura di un nuovo locale. Ma non sono solo bufale e falsi ad hoc a circolare sui mezzi di informazione:  molto più spesso errori e svarioni non intenzionali impazzano finendo per rendere poco credibili anche le testate più autorevoli. Per inciso, nel libro “Balene salvateci” se ne trova una discreta collezione (capitoli “Vox populi” e “Vox populi 2”).

Non tutti possono né devono essere esperti di cetacei, soprattutto il giornalista che deve destreggiarsi tra gli argomenti più disparati, ma alcuni errori molto comuni possono facilmente essere evitati.

Ecco dunque un breve vademecum – che eventualmente aggiornerò via via – per il giornalista che si ritrovi ad avere a che fare con impreviste ceto-notizie:

LE BALENE NON SI SUICIDANO Spesso i cetacei fanno notizia quando si spiaggiano – un evento purtroppo quasi sempre con esito infausto. Gli spiaggiamenti di massa costituiscono un mistero anche per i ricercatori e ci sono diverse teorie per spiegarli – ma di sicuro non si tratta di una volontà suicida, né da parte dell’intero gruppo, né di un ipotetico capobranco. Invece in caso di spiaggiamenti di animali singoli spesso si tratta di individui già malati o feriti che cercano i fondali bassi per non affogare.

NON SONO PESCI Delfini, balene, balenottere, capodogli, cioè i cetacei, nulla hanno a che vedere con i pesci se non che vivono anch’essi nell’acqua ed hanno quindi assunto la stessa forma idrodinamica. I cetacei sono mammiferi come noi. Da cui deriva anche che:

SOFFIO, NON SPRUZZO I cetacei respirano aria, ed è questa che esalano quando emergono alla superficie. L’aspetto di “vapore” è dato dalla condensa, dal liquido delle vie respiratorie e da  un po’ di acqua di mare che viene sollevata

Sì, LE BALENE CI SONO ANCHE NEL MEDITERRANEO. Anche se molti ancora stentano a crederci. Più di preciso:

NO, NON SONO ENTRATE PER SBAGLIO In Mediterraneo vivono almeno otto specie regolari di cetacei tra cui le balenottere e i capodogli. Per la maggior parte è dimostrato che si tratta di popolazioni propriamente mediterranee e non individui dell’Atlantico che si sono “persi”.

LA BALENOTTERA NON E’ UNA PICCOLA BALENA. Contrariamente a quanto si pensa del Mediterraneo, mare relativamente piccolo, non ospita balene di formato ridotto, al contrario: le balenottere comuni sono la seconda specie più grossa mai esistita sulla Terra.

ATTENZIONE ALLE TRADUZIONI I nomi inglesi dei cetacei, se tradotti alla lettera, rischiano di generare degli “mostri” inesistenti. È il caso di pilot whale (globicefalo e non “balena pilota”), humpback whale (megattera, non “balena dalla gobba”), fin whale (balenottera comune e non “balena con la pinna”), sperm whale (capodoglio, non “balena dallo sperma”). In inglese, poi, ogni grosso cetaceo viene chiamato whale, mentre in italiano, balena è usato solo per i misticeti.

ceto-bufale

Ho vissuto a Venezia per 17 anni, ma non ho mai visto balene in Canal Grande. Eppure sembrano frequentissime sul web. Ovviamente photoshoppate.

Una improbabile balenottera azzurra

Balena franca vista da ponte dell’Accademia
Un capodoglio… con lo sfiatatoio sul dorso!
  • GIAPPONESI MANGIATI VIVI Era una bufala la notizia, dell’agosto del 2014, secondo cui dei  balenieri giapponesi sarebbero stati mangiati vivi dalle orche; il post su Facebook è stato condiviso 250.000 volte.
  • ORCA MANGIA UOMO Lo stesso dicasi per il video dell’uomo attaccato sulla spiaggia, sempre da un’orca. Si trattava di un “adattamento” di un video dell’attacco a un pinnipede.

Il video originale non è esattamente questo, nonostante ciò che è detto nel titolo, ma uno simile, che documenta un evento relativamente frequente tra l’altro nella Peninsula Valdes, in Patagonia. Anche in questo caso si trattava di una trovata pubblicitaria. http://www.hoax-slayer.com/killer-whale-takes-man-video.shtml